Collezione Autunno Inverno 2122- Ispirazione antica
L’indumento invernale per eccellenza, avvolgente e protettivo, vanta antichissime origini perché derivazione della toga romana; rimane in uso durante il Medioevo tra le classi cavalleresche e nel rinascimento viene usato dagli artigiani, pastori e contadini.
Pensi al TABARRO e subito la mente corre a fredde e nebbiose giornate invernali, a persone d’altri tempi avvolti in scuri pastrani che si muovono a piedi o in bici, su e giu per gli argini e i fossi dei paesini mantovani, veneti ed emiliani.
Nel mio DNA di Stilista Mantovana, il tabarro c’è, e puntualmente mi porta a sperimentare nuove forme ispirate a questo capo spalla invernale, che ha attraversato le epoche mantenendo le sue qualità protettive, riscaldanti e, perche no, anche di eleganza, stile e praticità.
Quindi il tabarro, mantello e gabbana, saranno i protagonisti della collezione invernale Pommes de Claire, nelle colorazioni tipiche della pianura padana, la mia terra di origine, grigio come la nebbia, verde scuro e marrone come gli alberi spogli e le distese di campi congelati, rosso scuro come gli attrezzi che lavorano i campi e l’immancabile nero come da tradizione.
Sotto al tabarro o al cappotto ad esso ispirato, non mancherà l’effetto sorpresa, tipico dei tagli super-femminili di abiti strizzati in vita e applicazioni di passamaneria, tessuti scivolati e anche trasparenti per camicie e pantaloni fluttuanti, tessuti di paillettes e retine ricamate, perché va bene “intabarrarsi” per sconfiggere il freddo, ma una volta riparati e al caldo, il capo spalla si toglie e la sorpresa lascerà tutti a bocca aperta!
Le foto dei capi di abbigliamento che compongono la collezione sono state realizzate volutamente nella natura, senza modella, solo materia prima lavorata in armonia con l’ambiente circostante come il caratteristico lungo lago di Mantova, gli alberi, il verde e i prati, ma anche le vie della città fatte di ringhiere o finestre, o antiche muraglie hanno fatto da scenario eco-green per la collezione!
Foto di Pietro Mori